Origini della Radionica : 1938 – Napoli (Italia) –Giambattista Callegari

Commento
di Quinto Quinzii * e di Antonio Vittorio Guccione ** su :
RAPPORTO SULLA RADIONICA
di Edward W.Russell
Edizione personale originale Russell del 1973
Edizione italiana MEB del 1975

19 novembre 1977

1°) Edward Russell, giornalista-scrittore di buon mestiere, indubbiamente, attinge l’80% delle informazioni dai “Laboratori De La Warr Ltd Oxford” e dalla dipendente “Radionic Association Ltd” fondata dagli eredi De La Warr il 30 marzo 1969 (vedi pag.187 e seguenti), e ricostruisce la storia della “Radionica” a volte in forma impersonale, a volte come cultore della stumentologia eterogenea di George De a Warr, i cui lavori di ricerca avrebbero avuto inizio “dopo Dunkerque”, cioè nel 1941.
L’ing.De La Warr, copiando/migliorando strumenti di Abrams, modificati da vari ricercatori, ma, pare, in particolare dalla Signora Ruth Drown, ne parla nel 1957, introducendo il termine “Radionica” nel significato di “fenomeni di tipo elettromagnetico, particolari, di cui si ignorano le cause e la dinamica”.
Sia detto subito che “la Radionica di De La Warr” non è altro che un miscuglio di metafisica-psichestesia, come, del resto, afferma il documento della “Radionic Association Ltd”1969 (vedi pag.197 e seguenti), miscuglio nel quale i confini delle due componenti sono assolutamente indefiniti. L’ing.De La Warr, dunque, nato nel 1904 e morto nel 1969, definito “l’uomo da un’idea al minuto” (vedi pag.119 e seguenti), navigò in un mare meraviglioso di miraggi, sicuramente in buona fede, fuori orbita rispetto ad Abrams e continuatori tipo C.P.Upton & Coll., 1948-49, e T.G.Hieronymus da Kansas City, 1930-49, i quali parlarono di Homeotronic (in agricoltura), cioè di fenomeni para-elettronici (Homeo=Omeo=Eguale; Para=Vicino; Intorno), e non già di Radionica!, benché, forse, nel 1948-49 essi avrebbero potuto (se ne avessero avuto l’idea, posata su teoria dimostrata con strumenti) assumere tale neologismo, il quale, peraltro, era già stato coniato altrove, in St.Agnan-en-Vercors (Francia) e in Napoli (Italia), nel 1945…(¹)

2°)  Ma il testo del Russell è un documento storico costruttivo e non soltanto apologetico del De La Warr, al quale nessuno toglie i meriti per i suoi esperimenti esplorativi in campo parapsicologico in sede applicata.
Ci informa sui Lavori “ERA” dell’eminente Albert Abrams degli anni 1903-1905 a 1924, anno del decesso.
Fa conoscere la sciaguratezza del “Rapporto Horder”1925 contro l’emerito dr.W.E.Boyd di Glasgow, verificatore oggettivo della strumentazione Abrams, nonché l’ambiguità della “Sentenza distruttiva del Processo 1951” alla benemerita Ruth Drown (USA-California).
Ci informa sui lavori di Upton & Coll. E di Hieronymus (USA-1948-1951).
E, infine, rende pubblica una notizia ufficiosa scontata (pag.198 e seguenti): in URSS si studiano i princìpi scientifici della Rabdomanzia e della Radioestesia, in Università Statale!...Diciamo: con almeno 30 anni di ritardo rispetto a qualcuno di queste parti…(Giambattista Callegari, ndr) che il Russell ignora o finge di ignorare.


°   °  °


Un piccolo rimprovero al dr.Albert Abrams (con il dovuto rispetto, s’intende), magno pioniere nato nel 1863 a S.Francisco (USA). Egli disse (pag.55) : “Tutta la materia emana “radiazioni”…differenziate in funzione della composizione molecolare o atomica…che sono in grado di influire sul sistema nervoso dell’uomo…”.
Tutto bene, ma qualcuno di qui (Giambattista Callegari, ndr) nel 1945, ha trovato che (¹) :

  • ha ragione Becquerel (ed anche Abrams) se i corpi sono di natura radioattiva;

  • i corpi “non radioattivi” allo stato naturale non irradiano energia (come disse Bohr), ma possono irradiare se eccitati (sovreccitati, diremo più esattamente) alla maniera di Planck (1901);

  • tutti i corpi sono sede di una sub-oscillazione confinata naturale che può essere rivelata se tali corpi sono in un campo K e si dispone di un K-radiomicrometro (Callegari,1945).

 

Napoli, 19 novembre 1977               
                                                                                       Firmato:
                                                                                                                 Q.Quinzii
                                                                                                                 A.Guccione

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Note a cura dell’ing.Giuseppe Callegari, Presidente e Direttore Scientifico dell’Associazione Giambattista Callegari-Centro Studi di Radionica e Radiobiologia – Napoli.

*   Quinto Quinzii, Fisico, studioso dello Stato Solido della Materia, raffinato sperimentatore, nato ad Asmara (Eritrea) il 18 dicembre 1939, deceduto ancor giovanissimo (ad appena 42 anni circa) a Vittorio Veneto (Treviso) il 26 settembre 1981. Nominato, il 28 settembre 1973, Direttore Scientifico, per la Fisica, del C.S.R.S. Centro Studi di Radiobiologia Sperimentale “Sistema Callegari” (Napoli - Via Cisterna dell’Olio,13), è stato il relatore ufficiale degli studi del Callegari negli anni nel decennio ‘70-’80, presentandone l’ultimo  testo “RADIONICA E RADIOBIOLOGIA-Metodo di K-radioscopia in microonde hertziane e sue applicazioni pratiche al servizio dell’Uomo e della Scienza”-Edizioni Spazio Uno s.a.s.-1980. Ha trattato, in materia, diversi temi, quali: “La Radionica alla luce dellaTeoria dell’Informazione”, pubblicando un interessante articolo sul n°4-9 Anno 2 di settembre 1973 del periodico “Radionica”, organo ufficiale del C.S.R.S.; “K-Condizionamento di Colture Microbiche: Esperienze di Laboratorio” (n°1-2-3 Anno 2 di marzo 1973 del periodico “Radionica” in collaborazione con il dr.O.Bellini e con il dr.G.Tramontano); “Dispositivo CRC:Verifica spettrofotometrica della K funzionalità e incidenza dell’effetto K (o Radionico) sui mezzi” (n°10-11.12 Anno 1 di ottobre 1972 del periodico “Radionica” in collaborazione con il dr.O.Bellini). Notevoli e significative le “Relazioni di Fisica” (novembre 1973 – gennaio 1974 – settembre 1974), indirizzate al Callegari e da pubblicarsi, a tempo debito, sul periodico “Radionica”, ma poi rimaste secretate nell’Archivio personale del Callegari.

** Antonio Vittorio Guccione, Fisico Matematico, nato a Montecorvino Rovella (Salerno) il 01 marzo 1930, allievo prìncipe del Callegari fin dal 1963, callegariano ortodosso, eccelso Operatore Radiobiologo “Pro Scienza e Socialità”, silenzioso e riservato propugnatore e diffusore della dottrina scientifica del Callegari. E’ autore del testo “K-BIODETECTOR CALLEGARI - Fisica del dipolo-pendolo rivelatore dell’onda K differenziata della materia” (Fausto Fiorentino Editore-Napoli-1967), tratto dalle memorie dell’Archivio personale del Callegari. Ha pubblicato, inoltre, interessanti articoli su riviste scientifiche, su giornali e mensili di informazione e cultura, tra cui il TPE-Magazine degli Italiani nel Mondo, sul cui n°55 Anno VIII del marzo 1995 n°03, in occasione dei festeggiamenti del 50° numero del giornale, ha trattato magistralmente il tema ”Aspetto epistemiologico della Radionica del Callegari”. Attualmente il prof. Guccione è impegnato, a titolo strettamente personale, in studi e ricerche in campi particolarmente avanzati delle energie sottili e non, fondati sul Principio Radionico Callegari e relative implicazioni.

(¹) ”RADIONICA” è un neologismo inventato genialmente, nel lontano dicembre 1938, a Napoli, da Giambattista Callegari, al termine di una serrata sperimentazione personale iniziata il 30 marzo 1938 (montaggi vari di circuiti oscillanti LCR per λ=18 cm.; verifica della funzionalità naturale attuale del Radiorisonatore Callegari LCR per λ=9 mm.; verifica della funzionalità naturale attuale del Radiorisonatore/Pendolo R/P Callegari per λ=9 mm.), per verificare sul campo, in prima persona, il fenomeno Lakhovsky”(1924).
E’ stato assunto definitivamente dal Callegari nel gennaio 1945 (in Francia, nella località di Saint Agnan en Vercors, nel Dròme, dipartimento Rhòne_Alpes, tra le Prealpi del Delfinato ed il medio corso del Rodano, capoluogo Valence), per “battezzare” fenomeni fino a quel momento sconosciuti, e quindi ignorati, dalla scienza (ufficiale o meno).
Radionica era, fino a quegli anni, una parola inesistente nella letteratura scientifica o tecnica o altra. Radionica è nata dall’assemblaggio delle tre parti seguenti: 1) suffisso ica = scienza che studia (come Matematica, Fisica, Chimica, Statica, Cinematica,…); 2) rad = radiazione (dal latino radiatio,-onis = radiazione) e dal verbo radio,as,avi,atum,are = irraggiare, illuminare, dal nome radius,ii = raggio luminoso); ion da ionizzare, verbo dal nome ione, quest’ultimo dal francese ion e questo, a sua volta, dal greco iòn = che va, participio presente del verbo eimi = vado.


Quindi: RADIONICA = SCIENZA CHE STUDIA LE RADIAZIONI PER IONIZZARE LO SPAZIO (sia le radiazioni naturali cosmogeofisiche sia quelle tecniche prodotte dai circuiti oscillanti Callegari), NONCHE’ I FENOMENI CONSEGUENTI E LE APPLICAZIONI DERIVATE.
Il significato ora esposto si completa e si specifica ulteriormente alla luce dei risultati degli studi del Callegari (cui si rimanda), e cioè: “la Radionica (Callegari) è la scienza che si occupa dello studio teorico, e delle applicazioni pratiche, dei fenomeni prodotti dalla sub-oscillazione endoorbitale naturale di sottofondo, continua e costante, degli elettroni che costituiscono gli atomi e quindi le molecole e la materia tutta, organica ed inorganica".
E’ la “Fisica Quantistica Joni-Solare” di Giambattista Callegari che studia e consente la rivelazione e rilevazione dell’onda elettromagnetica propria  della materia.
Attraverso il fenomeno della risonanza magnetica nei Circuiti Oscillanti Callegari (LCR/SHF), naturalmente attivati da una opportuna gamma di microonde hertziane provenienti dal Sole e dal Cosmo intero, è possibile consentire alla materia di rivelarsi nella sua primaria fondamentale essenza (energia elettromagnetica e di forma) mediante i Dispositivi Radionici Callegari (DRC), inventati, progettati e realizzati da Giambattista Callegari fin dal lontano 1938 ed oggi realizzati, in forma amatoriale, dal Laboratorio Scientifico dell’Associazione che porta il suo nome, Centro Studi di Radionica e Radiobiologia Callegari.
La Radionica Callegari, ed i relativi Dispositivi Radionici, possono essere utilmente impiegati per le ricerche e studi in Geologia, Mineralogia, Idrologia e affini, Chimica e Biochimica, Biologia, Agronomia e Colture, Veterinaria, Medicina, Cosmologia, Ecologia e Ambiente, Antropologia, Archeologia e Datazione dei Materiali, Fotografia, nonché per le ricerche di persone, animali e materiali di varia natura.
Attenzione, quindi: la Radionica Callegari è “la RADIONICA”, e pertanto  non va confusa  con altre discipline che utilizzano lo stesso termine per classificare altre fenomenologie che non hanno nulla in comune con essa.