“RADIONICA 1945”

APPENDICE

 

 

Questa  APPENDICE (1945) alla Relazione “RADIONICA 1945” (di prossima pubblicazione sul nuovo Testo di Radionica in due volumi “Lezioni di Fisica Jonisolare e Bioingegneria Callegari”) è tratta, come, d'altronde, gran  parte della documentazione dei vari link del sito, dall’ Archivio Storico Personale di Giambattista Callegari. E’ datata “St.Agnan-en-Vercors, 12 settembre 1945 (Francia)” ed è immediatamente successiva alla Relazione “RADIONICA 1945”(St.Agnan-en-Vercors, 30 agosto 1945) di cui è, per l’appunto, APPENDICE (dalla pagina 34 alla pagina 43, oltre la Premessa non numerata).

Il testo originale  è qui riportato integralmente con le relative figure dei grafici redatti da Giambattista Callegari e con le immagini d’epoca (foto/cartoline), altrettanto originali, della località francese di St.Agnan-en-Vercors lasciateci dal Callegari quale appropriato corredo a questa  APPENDICE (1945).

Laddove necessario, sono riportate (in corsivo nel corpo del discorso o alla fine dello stesso contraddistinte con uno o più asterischi), anche più volte, opportune note (a cura dello scrivente ing.Giuseppe Callegari, Presidente e Direttore Scientifico dell’Associazione Giambattista Callegari-Centro Studi di Radionica e Radiobiologia-Napoli), al fine di facilitare la lettura e  comprensione dei contenuti del testo medesimo nonché per  rendere sempre più familiare la terminologia radionica del Callegari.

 

Sono stato informato ufficiosamente che il rimpatrio non avrà luogo prima della metà di settembre (1945, ndr) e che l’ordine mi perverrà per telefono. Impiego i residui margini di tempo per corredare la Relazione 30 agosto u.s. di alcuni dettagli e appunti. Procederò in ordine cronologico.         

 

1) La sera del 26 marzo 1945, assunto il KG-C 9 mm. a v.m. (a variazione micrometrica, ndr) di Fig.7, Tavola V, e disinseriti KZ e KF (KZ=Oscillometro Radionico; KF=K-Fr/C=Frequenzimetro Radionico Callegari, ndr), applicai al capo 1 la Lu (Induttanza o Self di utilizzazione) di cui alla Fig.6 (*). Usandola come una lente oculare, osservai la Luna a cielo terso, variando i valori del Cv (Condensatore variabile, ndr). Rilevai che quando l’indice di Cv era sul 48° del quadrante (oggi fk=3,333) l’immagine lunare appariva più nitida, meglio definita in forma e colore, in un particolare aspetto di rilievo.

Al fenomeno assegnai la locuzione “Effetto K-radioplastico”.

(*)Come riferito alla pagina 23 della Relazione “RADIONICA 1945”, la sera del 12 marzo 1945 Giambattista Callegari, durante una sperimentazione con il KG-C 9 mm. a c.f. (a capacità fissa), ebbe modo di osservare occasionalmente l’Effetto K (o radionico) in ottica (ndr).

2) Il 2 aprile 1945, usando della stessa disposizione strumentale di cui al punto 1. , osservai un test tricromico (dischi blu, giallo e rosso, ritagliati con il compasso a due punte da un catalogo di colorista) esposto alla luce naturale.

Secondo Helmholtz, i colori-luce blu e giallo sono complementari, cioè, se sovrapposti, la risultante vira verso il bianco; secondo la tavolozza dei pittori, invece, gli stessi colori-pigmento, miscelati in giuste proporzioni, danno del verde.

Orbene, regolato Cv per la tacca 0° (oggi fk=0,001→40°) rilevai:

a)-che l’immagine d’insieme del test appariva più luminosa e meglio definita;

b)-che il blu appariva più brillante, come potenziato, mentre il giallo ed il rosso apparivano come inquinati da un velo bluastro.

Con regolazione Cv sulla tacca 55° (oggi fk=2,000→110°) l’effetto si invertiva (giallo potenziato; blu e rosso inquinati da un velo giallastro).

Con Cv sulla tacca 70° (oggi fk=4,000→150°), il rosso appariva potenziato ed il giallo ed il blu apparivano inquinati da un velo rossastro.

              

Alla luce artificiale, l’effetto di interferenza del Campo K (Campo Radionico Callegari, ndr) sui raggi di luce riflessa dai dischi-colore era lo stesso, ma appariva (ovviamente, perché la lampada elettrica non spandeva luce bianca) più blando.

 

3) La sera del 17 maggio 1945 mi occorse di osservare lo spettacolare plenilunio del Grand Creux (*)(accludo una immagine collage del luogo e dell’effetto). La Luna sorgente si inquadrava per pochi minuti al centro dello spacco di roccia (a cielo terso e atmosfera secca) in una sequenza del tutto particolare: disco ingrandito, emissione aumentata di luce irradiata. Uscita dallo spacco, appariva lontana, nella solita sequenza.

Volli vedere quali indicazioni forniva il K-RM/C (Radiomicrometro Radionico Callegari, ndr) (Fig.7, Tavola V) su una foto-cartolina del Grand-Creux posta in “o” (polo centrale del Frequenzimetro K-Fr/C, ndr). KZ (Oscillometro Radionico, ndr) indicò l’azimutale 136°/G(**) (oggi fk=3,333-Effetto K-radioplastico, come in 1.)…

 

(*) E’ un rilievo montuoso (“Grand Larve” localmente detto “Grand Creux”) a 1300 m. di altitudine, che si trova nel Dròme, dipartimento della Francia (Rhòne-Alpes), tra le Prealpi del Delfinato ed il medio corso del Rodano, con capoluogo Valence (ndr). Il semianello naturale di roccia è aperto in alto, con l’asse W-E, ed è scavato nel profilo longitudinale N-S del Grand Creux. L’osservatore (Giambattista Callegari) era a quota 1000 m. ed alla distanza di 400 m. in linea d’aria.

(**) G=Goniometro in 360 gradi sessagesimali disposto sul Frequenzimetro Fr/C e su cui è rappresentata la Scala Radionica Originale Callegari

4) Il 28 maggio 1945 mi furono consegnati i “pezzi” commissionati, il 19 marzo, ad un orologiaio di Romans, indispensabili per completare l’assemblaggio di un K-RM/C tascabile, a pendolo (come lo R/P-1938 – Radiorisonatore/Pendolo, ndr – ma con variazione micrometrica), al quale assegnai il nome di K-Radiomicrodetector/C (K-RMD/C.1945).

Si veda la Fig.10, Tavola VII, e relativa didascalia descrittiva.

Effettuai la taratura e mi trovai a disporre di uno strumento eccellente, come ebbi a constatare il 24 giugno successivo:

a)-Sulla strada comunale di Villard-de-Lans per Grenoble, la Peugeot Spider è in panne; il pilota è l’amico Arch.A.Démir, il quale ispeziona il motore, etc. e riscontra che tutto è in ordine. Il K-RMD/C regolato 0° scopre che il serbatoio della benzina è vuoto (pur avendo fatto il pieno alla partenza) per un difetto del tappo! L’ispezione conferma.

 

b)-A Grenoble, casa Démir, al pranzo viene presentato un piatto di boleti (alla griglia), raccolti e preparati da “papà Démir”, che festeggia S.Giovanni e si autodefinisce un esperto di funghi. I commensali, io compreso, sono perplessi. Regolai K-RMD/C su 87° : era un valore che già conoscevo, e sapevo anche che se quei boleti fossero stati venefici avrei avuto la rotazione – (antioraria), e lo presentai sui boleti; ruotò + e fui il primo a saggiarli. Il mio amico narrò l’episodio della panne di due ore prima e ne seguì una sfilza di domande. Dovetti destreggiarmi per soddisfarle senza rivelare il principio su cui era fondato il K-RMD/C, ma poi dovetti produrmi in due K-reperti Radiobiologici (un caso sospetto di t.b.c., secondo alcuni medici, ed un caso di nevralgia del trigemino, contestato). K-RMD/C indicò per il primo un deperimento organico legato a processo di crescita e per il secondo un’artrosi cervicale. Qualche giorno dopo mi riferirono che gli specialisti avevano confermato in pieno (mediante più accurate radiografie) le diagnosi K-RMD/C !...

 

5) Esperimenti con D.R.C. (*)  dal 14 luglio al 7 agosto u.s. (1945, ndr).

(*) Si ritiene indispensabile, al fine di rendere meglio comprensibile il contenuto del testo che segue, inserire sùbito  la Fig.9 della TAVOLA VI della Relazione “RADIONICA 1945”:

 

14/7/1945

Premesso che con Cv è indicato il variabile (Condensatore variabile, ndr) del K-RM/C (Radiomicrometro Radionico Callegari, ndr) e con Cv’ quello del Gruppo Autonomo CR (Campo Radionico, ndr).

Posto in CR, sopra la plancetta Pl, un piattello di bachelite contenente acqua potabile, adagiata PE (Punta Esplorativa, ndr) sul piano del tavolino e regolàti Cv e Cv’ per fk=0,001, il KZ  (Oscillometro Radionico, ndr )su “o” reagì con la nota “serie strumentale” (*); quindi, collocata PE in CR, KZ oscillò su 90°/G (G=Goniometro in 360 gradi sessagesimali disposto sul Frequenzimetro Fr/C e su cui è rappresentata la Scala Radionica Originale Callegari, ndr), come visto a pag.27 (della Relazione “RADIONICA 1945”, ndr), indicando fk=1,600.

Ora, regolàti Cv e Cv’ per fk=1,600, KZ reagì con rotazione ampia e persistente e su If (Indicatore di fase, cioè indicatore dei “quanti” di sfasamento, ndr) oscillò su 0° (fase).

Aggiunto all’acqua del piattello del sale da cucina (NaCl), e procedendo ex-novo esattamente come sopra, KZ oscillò su 87°/G, indicando fk=1,560; e, regolàti Cv e Cv’ per questo valore, KZ su “o” reagì con rotazione + e su If con oscillazione su 0° (fase).

Sostituita l’acqua salata con del sale fino (NaCl), reazioni e indicazioni del KZ furono le stesse di quelle annotate per l’acqua salata. I risultati di questa prova di collaudo erano perfettamente convergenti con quelli già rilevati nella sperimentazione con K-RM/C (Radiomicrometro Radionico Callegari, ndr), per cui la funzionalità del sistema D.R.C., per quanto concerneva la rilevazione dei valori fk, era fuori discussione.

(*)La “serie strumentale” qui richiamata è quella che caratterizza la “funzionalità propria “ del D.R.C., cioè la funzionalità “a vuoto”, quando, cioè, sul polo “o” del Frequenzimetro K-Fr/C non vi è alcun oggetto o foto e la PE è adagiata sul tavolo. In tale condizione l’Oscillometro KZ dà luogo alla sequenza dei moti di rotazione oraria +, oscillazione Nord-Sud, rotazione antioraria - , oscillazione West-Est, e così di seguito da capo all’infinito, con moti a cadenza 9 (nove). Se nel corso della serie l’Operatore fa contatto, con un dito della mano sinistra, in K (polo del circuito del Frequenzimetro), l’Oscillometro KZ interrompe la rotazione ed oscilla sul piano dell’azimutale 40° NE. Alle prime prove la cadenza può anche essere diversa da 9 ed i moti possono essere di scarsa amplitudine ; da qui la taratura per l’Operatore, la quale consiste nel ritoccare di alcuni millimetri (in più o in meno) la lunghezza della catenina d’argento dell’Oscillometro (periodo meccanico).

 

15/7/1945 (*)

Assunta la foto a solo di un ex-militare residente in St.Agnan, la misi entro la cella CR; applicata la Pl (Plancetta, ndr) con Grafico Anatomico Homo, adagiai su questa la PE (Punta Esplorativa, ndr) e regolai Cv e Cv’ per fk=0,001. KZ (Oscillometro, ndr) su “o” oscillò sulla azimutale G 187° (fk=5,750 / 5,751).

Regolato il solo Cv per fk=5,750 il KZ su “o” oscillò su 40° G, indicando che il Cv’ era regolato per fk=0,001 e non per quello della k-risonanza armonica 5,750. Pertanto, procedendo lentamente, regolai Cv’ per 5,750 e, apportato un piccolo aggiustamento, KZ reagì con rotazione + (ampia e persistente) e, su If (Indicatore di fase, ndr) oscillò su 0° (fase), ma con tendenza a +n=3°. Dedussi che nell’organismo di quell’uomo doveva esservi qualche sfase bioelettronica.

Esplorai con PE i vari punti del Grafico anatomico Homo. Quando l’ago toccò l’arco gengivale inferiore, KZ passò sùbito dalla rotazione + alla oscillazione ed altrettanto accadde quando l’ago toccò il rene sinistro, mentre su tutti gli altri punti ruotava +.

               

L’oscillazione indicò 110° G (fk=2,000) e, su If, oscillò su +10° per entrambi gli organi.

Regolai il solo Cv per fk=2,000 e puntai l’ago (PE, ndr) prima sull’arco gengivale e poi sul rene sinistro: KZ su “o” reagì con rotazione + e, su If, con oscillazione +10; mentre sugli altri punti del Grafico anatomico oscillava su 187° G (fk=5,750 / 5,751) e 0° su If.

Dedussi che la sfase bioelettronica era localizzata all’arco gengivale ed al rene sinistro ed era di tipo eccedente  (ipertermico) per cui si doveva parlare di “infiammo o flogòsi” e, quindi, di gengivite e nefrite incipienti, giacché uno stato acuto avrebbe dovuto interessare una sfase di certo maggiore di +10°.

Invitai l’interessato nel mio studio e gli chiesi (tolta la foto dalla cella) di fare contatto (indici della mani) in S (aderì, con una certa riluttanza, per un riguardo verso la mia persona) ed operai nello stesso modo ed ordine dell’esperimento su foto, rilevando gli stessi dati!

Interrogai il “paziente” ed appresi che da tempo era in cura medica per una noiosa gengivite, con scarsi risultati, e che da alcuni giorni il Medico aveva diagnosticato il sovrapporsi di una lieve nefrosi!...

Il D.R.C., dunque, funzionava.

 

(*)Con questo esperimento Giambattista Callegari il 15 luglio 1945 ha potuto definire due punti importanti del Metodo K:

  1. La determinazione della frequenza radionica fk di una qualsiasi realtà fisica o biofisica  anche a mezzo foto della stessa,  collocando il testimone o sua foto nella/sulla cella radionica CR.
  2. La realizzazione dello stato di risonanza radionica (Callegari) del D.R.C. con la realtà fisica o biofisica in oggetto mediante la regolazione di entrambe le manopole dei due generatori di campo radionico KG-C (oggi manopole 10 e 23) sulla stessa frequenza radionica fk (già nota o comunque determinata con l’uso del solo  frequenzimetro Fr/C o dell’intero D.R.C.

 

18/7/1945

Mattino – La Radio annunciò che in una località desertica del New Messico (USA) era stata fatta esplodere la prima bomba atomica il 16 luglio. Nessun particolare…

Da un Atlante geografico rilevai un lucido (in china nera) del New Messico e zone limitrofe; quindi, capovolta la Pl (Plancia sulla cella CR, ndr), stesi il lucido a vista in CR e vi adagiai sopra la PE.

Regolàti Cv e Cv’ per fk 0,001, il KZ su “o” reagì con rotazione +, indicando che tale era la λk (lunghezza d’onda radionica, ndr) da strumentalizzare per le k-prospezioni su carte geografiche, topografiche, mappe, etc.

Conoscevo l’fk della radioattività (10,500 / 340° G)per averlo rilevato con K-RM/C operando su foto-stampa di Pecblenda.

Pertanto regolai Cv e Cv’ per fk 10,500 ed esplorai con PE la cartina. Quando l’ago toccò la zona di Alamogordo, a Nord-Est di El Paso / Ciudad (circa 230 km. dal confine Messicano) KZ su “o” reagì con rotazione – (antioraria). Avvertii una strana sensazione sulla lingua: secchezza e formicolìo. La stessa sensazione avvertita dopo una radiografia dentaria. Mi sciacquai la bocca con acqua salata al 9 per mille, ma la sensazione persistette per circa un’ora…

 

Quanto al risultato, qualche giorno dopo, la Radio, in un breve commento, parlò del fungo radioattivo di Alamogordo!...

Sera – Lo strano effetto linguale del mattino mi indusse a verificare se si trattava di un fatto soggettivo o reale. Decisi d’impostare una k-teleindagine idrologica i cui risultati fossero controllabili mediante sopralluogo personale.

Stesi in CR una cartina al 200.000 della zona Vercòrs attraversata (da Sud a Nord) dal Torrente Vernaison. Nessuna indicazione idrologica, salvo la sorgente del torrente (Grotte de la Luire).

Regolai Cv e Cv’ per fk 1,600 (90°), specifico per l’acqua potabile, esplorai la cartina con PE. Quando l’ago percorreva il tracciato del T.Vernaison, KZ su “o” ruotava – (antiorario), mentre sui punti della sorgente ruotava +.

Dedussi che la rotazione – indicava acqua non potabile.

In un punto della località di mezza costa, detta Les Brunets (dove iniziava la ripida stradetta forestale), il KZ reagì con rotazione +. Era un posto che non avevo avuto occasione di conoscere nei dettagli. Non avvertii alcuna spiacevole sensazione.

Il mattino successivo mi recai sul luogo e vi trovai una fontanina con annesso piccolo abbeveratoio!...

 

23/7/1945(**)

Verso le ore 16, il Medico ed amico Dr.G. venne nel mio studio per informarmi sulle gravissime condizioni di salute dell’ex-sergente del Maquis G.U., 30 anni, assistente edile a La Chapelle-en-Vercòrs (km.3,5 da St.Agnan). L’infermo, con febbre oltre 40°C, era stato colpito improvvisamente da una malattia misteriosa (la diagnosi sfuggiva) che il Dr.G. aveva riconosciuto resistente al trattamento ordinario con Aspirina.

Possedevo la foto dell’infermo ed attivai il D.R.C. procedendo come nell’esperimento del 15 luglio, sotto lo sguardo (più incuriosito che sorpreso) del Medico.

Sul polmone sinistro il KZ reagì con oscillazione 50° G (fk 0,500) e su If oscillò +40° (sfase acuta e grave). La verifica con tale fk confermò. Dedussi una congestione polmonare.

Riferii, ed il Dr.G. mi disse che nulla aveva rilevato a carico dei polmoni.

Nel giugno, operando con K-RM/C, avevo repertato gli fk di alcuni farmaci di uso corrente; tra questi l’Aspirina (2,000 /110° G), il Chinino cloridrato (3,740 / 144° G) ed il Sulfamidico Dagenan (3,250 / 135° G).

Ebbi un’idea:

Con Cv regolato fk 0'500, KZ su “o” ruotava + e su If oscillava su +40°. Se il rimedio era indicato al caso, collocato in CR, sull’organo sfasato, avrebbe dovuto ridurre il valore della sfase in If.

Quindi, collocai in CR una pasticca di Aspirina: la sfase si riduceva di appena 5° e così pure per la pasticca di Chinino cloridrato. Con la pasticca di Dagenan (sulfamidico), invece, la sfase si riduceva di 35°!

Lasciai Dagenan in loco (per distrazione) e riferii. Il Dr.G. inforcò la bicicletta, rivisitò il malato, fornì il Dagenan, ed alle 20 era ancora da me per riferirmi che la congestione polmonare c’era realmente ed aveva notato un piccolo miglioramento rispetto alle ore 15. Il D.R.C. rimase (ancora per distrazione) nella posizione in cui l’avevo lasciato. Il Dr.G. tornò da me il mattino seguente verso le ore 10. Aveva un aspetto disteso e soddisfatto e mi strinse calorosamente le mani e disse: “g:u: è salvo, la febbre è crollata a 37°C…grazie alla vostra macchina radiobiofisica che diagnostica a distanza e che riduce i tempi clinici dei farmaci, dopo aver indicato quello giusto!”...

Non gli dissi che a mezzanotte avevo controllato, trovando che la sfase si era ridotta a +20° ed avevo sostituito la pasticca di Dagenan con lo SDA (Selettore Decelerante Accelerante, detto anche Coppella, ndr) regolato fk 3,250 / 135° G, con il lato concavo della coppella verso il Grafico anatomico e connessione capo b con polo 1 del K-RM/C (di figura 7 TAVOLA V, ndr) e capo c con il capo e dello STR/C (Sottrattore Callegari, di cui alla figura 9 TAVOLA VI, ndr) (K-rifasamento integrativo in funzione complementare!).

Le mie deduzioni: a)- Il D.R.C. aveva contribuito a risolvere in sole 12 ore, imprevedibilmente, una situazione drammatica; b)- Il k-telerifasamento era un processo attuale ed una novità scientifica significativa; c)-E.Schroedinger, nel 1927, aveva visto giusto: “i rimedi non agiscono per via chimica, ma per azione elettromagnetica”.

 

(**)I risultati di questa sperimentazione del 23 luglio 1945, confermati dalle innumerevoli altre successive analoghe prove sperimentali, hanno consentito a Giambattista Callegari di comprovare quanto segue:

  1. Il rifasamento Radiobiologico con il Dispositivo Radionico Callegari (D.R.C.) può essere equivalentemente effettuato anche a distanza (qualsiasi, senza limite alcuno, nell’àmbito della nostra Galassia) operando su foto a solo del soggetto (nascita del K-TELERIFASAMENTO  RADIONICO  CALEGARI).
  2. Un rimedio si può considerare tale solo se è complementare con lo squilibrio (malattia).
  3. I rimedi (medicinali di qualsiasi genere e sostanze varie non necessariamente farmaceutiche) agiscono per via elettromagnetica (come previsto da E.Schroedinger).

 

7/8/1945

Con il procedimento del 18 luglio, effettuai il k-telereperto su carta geografica del Giappone per “visualizzare” gli effetti della bomba atomica USA su Hiroshima e Nagasaki.

A cautela, introdussi un artifizio collegando il polo 1 del K-RM/C (di figura 7 TAVOLA V, ndr) con il capo d dello STR/C (Sottrattore Callegari, di cui alla figura 9 TAVOLA VI, ndr) con una treccina isolata 3/10.

Rilevai che nelle due città e relative periferie, per un raggio di alcuni chilometri, l’atmosfera era fortemente radioattiva.

Nessuna spiacevole sensazione…

 

12/9/1945

E’ giunto il fonogramma. Si rientra in Patria il 15 p.v., via Grenoble-Monginevro.

Non mi resta che chiudere con una rapida sintesi.

                 RADIONICA: scienza / tecnica, estensiva dei processi Radiotecnici, che si occupa dello studio teorico ed applicato delle fenomenologie conseguenti al regime della sub-eccitazione elettronica naturale a livello della materia inorganica ed organica.

                 RADIOBIOLOGIA: scienza e tecnica che studia gli esseri viventi, in particolare l’organismo umano, attraverso le loro stesse espressioni di campo elettromagnetico.

In citologia, la Natura opera con energie infime, qualitativamente selezionate, applicate nel tempo. La Radionica vi si adegua , ricalcando lo stesso canovaccio su piccola scala programmata.

Alla base dei processi vitali il regime biochimico è una dipendenza del regime bioelettronico. Se vi è fase vi è salute e se sopraggiunge la sfase vi è squilibrio (o malattia, nell’accezione comune) i cui effetti dipendono dal “quanto di sfase”.

Un rimedio di qualsiasi specie è tale se, in una data situazione, la sua azione elettromagnetica è complementare alla sfase…

Il D.R.C. è un prototipo, forse perfettibile, che permette di proporre non un nuovo metodo di Medicina, bensì un metodo d’indagine scientifica in varie direzioni. Grazie alle sue eccezionali prestazioni, quello che sino ad ieri era un “problema” oggi appare un “teorema Radiobiologico”.

Attualmente tale “teorema” è appena abbozzato, ma è già carico di prospettive. Il nuovo metodo dovrà essere rifinito, ampliato e articolato;pertanto sarà oggetto prevalente della mia futura sperimentazione.

Non spetta a me giudicare. Sono convinto che il tempo dimostrerà che Radionica e D.R.C. sono in linea con i Lavori di Guglielmo Marconi e ne onorano la memoria.

 

St.Agnan-en-Vercòrs,

12 settembre 1945

Giambattista Callegari